CircuitoCinema | lunedì | ore 21
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LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE
> lunedì 08 gennaio 2018, ore 21

>Allen si immerge nel dramma di piccole vite di uomini e donne che cercano di strappare alla quotidianità qualche momento di luce.
genere drammatico – regia Woody Allen – cast Kate Winslet, Justin Timberlake, Juno Temple, James Belushi, Max Casella, Tony Sirico, Steve Schirripa, Jack Gore, David Krumholtz, Robert C. Kirk, Tommy Nohilly, Tom Guiry, Bobby Slayton – paese USA, 2017 – distribuzione Lucky Red – durata 101 min.
LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE
Ginny ha sposato in seconde nozze Humpty che lavora nel Luna Park di Coney Island e gli ha portato in dote un figlio decenne con una spiccata tendenza per la piromania. Ginny è però insoddisfatta di quel matrimonio e trova nel bagnino Mickey un uomo colto che possa comprendere anche le sue velleità di attrice. Un giorno però arriva a sconvolgere i fragili equilibri Carolina, figlia di Humpty e fuggita dall’entourage del marito mafioso. Quando Mickey ne fa la conoscenza Ginny avverte l’imminenza di un pericolo.
Firmato dall’eclettico Woody Allen, La Ruota delle Meraviglie (Wonder Wheel) ha come sfondo la pittoresca Coney Island, con la spiaggia, la passerella e le scintillanti attrazioni lungo il litorale.
1950, le vite di quattro personaggi si intrecciano ai piedi della celebre ruota panoramica costruita negli anni venti: quella dell’imbronciata e malinconica Ginny (Kate Winslet), ex attrice emotivamente instabile, ora cameriera presso un modesto ristorante di pesce; di suo marito Humpty (Jim Belushi), rozzo manovratore di giostre; del giovane Mickey (Justin Timberlake), un bagnino di bell’aspetto che coltiva aspirazioni da commediografo; e della ribelle Carolina (Juno Temple), la figlia che Humpty non ha visto per molto tempo e che ora è costretta a nascondersi nell’appartamento del padre per sfuggire a un gruppo di spietati gangster che le dà la caccia.
La pittoresca boardwalk fa da sfondo a un racconto fatto di fragili speranze e nuovi sogni, passione e tradimenti, corteggiamenti nervosi e impacciati in puro stile Allen, in un clima di inganno e tensione che stride con le luci delle giostre, l’ilarità e la spensieratezza dei bagnanti. A complicare la situazione l’intromissione sgradita (solo ai personaggi del film) di Max Casella, Steve Schirripa e Tony Sirico.
L’INSULTO
> lunedì 15 gennaio 2018, ore 21

>Un banale incidente diventa in breve tempo una disputa che vede coinvolti interessi politici di rilevanza nazionale.
>Un’ottima sceneggiatura e dei bravi interpreti per un film che fa un punto importante della situazione libanese e non solo.
genere Drammatico – regia Ziad Doueiri – cast Adel Karam, Kamel El Basha, Camille Salameh, Rita Hayek – produzione Libano, 2017 – distribuzione Lucky Red – durata 110 min.
L’INSULTO
Beirut, oggi. Yasser è un profugo palestinese e un capocantiere scrupoloso, Toni un meccanico militante nella destra cristiana. Un tubo rotto, un battibecco e un insulto sproporzionato, pronunciato da Toni in un momento di rabbia, innescano una spirale di azioni e reazioni che si riflette sulle vite private di entrambi con conseguenze drammatiche, e si rivela tutt’altro che una questione privata.
In West Beirut, il film che ci ha fatto conoscere Ziad Doueiri, la guerra passava dall’apparire un’avventura personale al divenire una tragedia nazionale. Nella contemporaneità de L’Insulto la guerra civile libanese appartiene al passato, militarmente è finita nel 1990, ma basta una miccia piccola come una mezza grondaia che sgocciola per dare nuovamente fuoco alle polveri e trasformare un banale incidente in un processo mediaticamente incandescente, che spacca subito la nazione in due.
Un litigio nato da un banale incidente porta in tribunale Toni e Yasser. La semplice questione privata tra i due si trasforma in un conflitto di proporzioni incredibili, diventando a poco a poco un caso nazionale, un regolamento di conti tra culture e religioni diverse con colpi di scena inaspettati. Toni, infatti, è un libanese cristiano e Yasser un palestinese. Al processo, oltre agli avvocati e ai familiari, si schierano due fazioni opposte di un paese che riscopre in quell’occasione ferite mai curate e rivelazioni scioccanti, facendo riaffiorare così un passato che è sempre presente.
TUTTI I SOLDI DEL MONDO
> lunedì 22 gennaio 2018, ore 21

>Tratto dalla vera storia del rapimento di John Paul Getty III raccontata dal punto di vista della madre del ragazzo.
>La scandalosa avarizia di getty: «se ora pagassi solo un penny, mi ritroverei con 14 nipoti rapiti».
genere drammatico, thriller – regia Ridley Scott – cast Mark Wahlberg, Christopher Plummer, Michelle Williams, Charlie Plummer, Timothy Hutton, Romain Duris, Marco Leonardi, Charlie Shotwell, Giulio Base, Andrea Piedimonte, Ilir Jacellari, Mario Opinato, Roy McCrerey – produzione USA, 2017 – distribuzione Lucky Red – durata 132 min.
TUTTI I SOLDI DEL MONDO
Alle tre di notte del 10 luglio 1973, a Roma, nei pressi di Piazza Farnese, John Paul Getty III viene sequestrato. La richiesta di riscatto dei rapitori non è però presa sul serio dalla famiglia, a parte dalla madre Gail; infatti gli altri famigliari credono sia un espediente del giovane ribelle per scucire soldi all’avaro e ricchissimo nonno. I rapitori contattano alcuni quotidiani e arrivano a tagliare e mandare alla redazione de Il Messaggero un orecchio del sedicenne John Paul Getty III, con una nota dove ribadivano di fare sul serio. Con l’aiuto di un esperto, un ex agente della CIA ingaggiato dal nonno, iniziano quindi le vere e proprie trattative per il pagamento del riscatto e il rilascio.
Dal regista Ridley Scott, Tutti i soldi del mondo è l’adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico internazionale: il rapimento di Paul Getty III. Nell’estate del 1973, il nipote sedicenne del magnate del petrolio Jean Paul Getty (Christopher Plummer) viene rapito da una banda di uomini mascherati mentre si aggira per i vicoli di Roma. Nonostante le pressioni della madre Gail Harris (Michelle Williams), il facoltoso industriale del petrolio, noto per essere l’uomo più ricco e al tempo stesso più avido del mondo, rifiuta di pagare l’esorbitante richiesta di riscatto che ammonta a 17 milioni di dollari. Il rapimento del nipote preferito, infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre del ragazzo e l’uomo della sicurezza Fletcher Chace (Mark Wahlberg), incaricato di intavolare una trattativa con i malviventi, a una sfrenata corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare finalmente il giovane Paul.
Intanto la notizia del rapimento travalica i confini della penisola e fa il giro del mondo. Folle di curiosi e giornalisti stazionano giorno e notte davanti all’abitazione dei Getty. Ma i mesi passano e l’ostinazione del ricco capofamiglia, deciso a scoraggiare ulteriori azioni di questo tipo, rischia di rivelarsi fatale per lo spaurito rampollo nelle mani dei rapitori senza scrupoli. La vicenda pubblica e privata sconvolge il mondo intero, rivelando un’incredibile verità: che si può amare di più il denaro che la propria famiglia. Una storia mai raccontata prima sul grande schermo.
Ridley Scott ricordava quel tragico episodio accaduto negli anni 70 e non aveva mai pensato di farne un film, ma la lettura dello script firmato dallo sceneggiatore David Scarpa, basato sul libro Painfully Rich: The Outrageous Fortune and Misfortunes of the Heirs of J. Paul Getty di John Pearson, è stata per lui illuminante. Quella sceneggiatura “l’ho consumata, è una storia molto suggestiva e il personaggio della madre è eccezionale”, ha dichiarato Scott che ritiene il lavoro di Scarpa più vicino a una pièce teatrale che a un film.
VI PRESENTO CHRISTOPHER ROBIN
> lunedì 29 gennaio 2018, ore 21

>Il figlio di A.A. Milne, Christopher Robin, è colui che ha ispirato l’omonimo personaggio di Winnie the Pooh.
>La storia drammatica e poco nota della complessa relazione tra l’autore di Winnie Pooh e Christopher Robin, tra esistenza reale e esistenza letteraria.
genere biorgafico, family – regia Simon Curtis – cast Domhnall Gleeson, Margot Robbie, Will Tilston, Kelly Macdonald, Phoebe Waller-Bridge, Alex Lawther, Stephen Campbell Moore, Geraldine Somerville, Nico Mirallegro, Richard McCabe, Simon Williams, Shaun Dingwall – produzione Gran Bretagna, 2017 – distribuzione 20th Century Fox – durata 107 minuti
VI PRESENTO CHRISTOPHER ROBIN
“Se qualcuno si domanda perché nei racconti passiamo così tanto tempo negli alberi o sugli alberi” avrebbe scritto Christopher Robin Milne nella sua autobiografia, “la risposta è questa: è esattamente quello che facevamo”. Vi presento Christopher Robin è il titolo dell’incantevole e poetico biopic su A.A. Milne (Domhnall Gleeson), papà dell’orsetto Winnie the Pooh e della gang nel Bosco dei Cento Acri. Prima di diventare l’amato personaggio dei libri illustrati per bambini, l’orsetto ghiotto di miele nato dalla penna dello scrittore britannico, era un orsacchiotto tridimensionale, in pezza e imbottitura.
Portato a casa dalla Signora Milne (Margot Robbie) per il primo compleanno di Christopher Robin, Pooh diventa compagno di giochi inseparabile del bambino e poi leader della fortunata banda di peluche che va allargandosi ogni anno: si uniscono alle scorribande all’aria aperta nella selvaggia foresta di Ashdown, il piccolo Pimpi, l’esuberante Tigro, il malinconico Ih-Oh, Kanga e Ro. Senza contare Uffa e Tappo, veri animali del bosco, che hanno già tana e residenza tra gli alberi.
A volte A.A. Milne posa la matita sul quadernetto per unirsi al gioco, poi corre nel suo studio a prendere nota delle avventure vissute. Il successo dell’opera ultimata è straordinario: le divertenti imprese di Christopher Robin e dei suoi amici di pezza restituiscono sogni e speranza al Paese ancora provato dalla Prima guerra mondiale, ma attaccano addosso al piccolo Milne l’etichetta di “eterno bambino”, o peggio ancora di “personaggio letterario”. Fama della quale non riuscirà a liberarsi neanche da adulto.