BOYS DON’T CRY
giovedì 23 marzo 2023, ore 21
Prima Regionale > in collaborazione con ERT FVG

Boys don’t cry è uno sguardo, allo stesso tempo serio e giocoso, sul diventare adulti in una società dove la via predestinata non è quasi mai quella desiderata. Un messaggio sulla libertà di essere se stessi al di là di ogni condizionamento.
Costruito sulla base di un lavoro della scrittrice francese Chantal Thomas attorno a un’improbabile partita di calcio – terreno di “gioco” e di “danza” – Boys don’t cry, creazione 2018 di Hervé Koubi per sette dei suoi quattordici danzatori, è una riflessione sulla costruzione dell’identità in una società “chiusa”, attraverso momenti di testo parlato combinati allo stile caratteristico della compagnia, tra hip-hop e fluidità contemporanea. Cosa significa scegliere di diventare ballerino quando sei un ragazzo, specialmente quando provieni da Paesi dove la differenza di genere pesa ancora tanto sui destini individuali.
Il lavoro gioca sul cliché del giovane uomo che preferisce la danza agli sport tipicamente “maschili” e sulla tensione che questa scelta può causare con la famiglia e con la società. Solo abbracciando la gioia trascendente della danza, questo gruppo di giovani uomini riuscirà ad affrancarsi dalla mascolinità tossica a cui la cultura dominante della società di appartenenza li vorrebbe destinati.
Boys don’t cry è uno sguardo, allo stesso tempo serio e giocoso, sul diventare adulti in una società dove la via predestinata non è quasi mai quella desiderata. Ma in senso più ampio lo spettacolo è anche un messaggio sulla libertà di essere se stessi al di là di ogni condizionamento.
Compagnie Hervè Koubi e Théâtre d’Herblay sur Seine (Francia)
BOYS DON’T CRY
creazione ottobre 2018 – Théâtre d’Herblay sur Seine (France)
coreografia Hervé Koubi, Fayçal Hamlat
testo Chantal Thomas – Hervé Koubi
danzatori Adil Bousbara, Mohammed Elhilali, Zakaria Ghezal, Bendehiba Maamar, Mourad Messaoud, Houssni Mijem, El houssaini Zahid
musica Diana Ross, Oum – canti tradizionali russi
creazione musicale Stéphane Fromentin
arrangiamenti Guillaume Gabriel
luci Lionel Buzonie
costumi Guillaume Gabriel
produzione Compagnie Hervé KOUBI
coproduzione Centre Chorégraphique National de Créteil et du Val de Marne – Compagnie Käfig / Théätre de Cusset – Scène conventionnée – Scène régionale d’Auvergne
con il sostegno di Channel – Scène Nationale de Calais / Conservatoire de Calais / Conservatoire de Musique et de Danse de Brive-la-Gaillarde / Ecole Supérieure de Danse de Cannes – Rosella Hightower / CDEC – Studios actuels de la danse de Vallauris / Ville de Vallauris / Conservatoire de Calais
distribuzione italiana a cura di Live Arts Management Srl
durata:
_Un appuntamento realizzato in collaborazione con ERT Circuito Multidisciplinare FVG
Ho questo ricordo vivido e indelebile.
Del bambino che ero, un bambino non proprio come gli altri.
I miei genitori non hanno fatto lunghi studi, sono stati sradicati dall’Algeria, costretti a partire nel bel mezzo di una guerra che ha dilaniato due terre del Mediterraneo che tanto si amavano, Algeria e Francia. I miei genitori non sono persone di cultura nel senso che non hanno frequentato cinema, teatri, musei ecc… L’unica cosa in casa mia era una moltitudine di libri, che mio padre raccoglieva regolarmente nella spazzatura. I miei genitori erano stati privati dell’istruzione e provenivano da un’epoca in cui i libri in Algeria erano costosi, quindi era inconcepibile per lui vedere libri buttati per strada in quel modo. Quindi libri, ne avevamo un sacco, di tutti i tipi. Probabilmente sono stati i libri di geografia e scienze della terra che mi hanno affascinato di più. Per questo sono diventato anche, in una vita parallela, Dottore in Farmacia.
In breve, nulla del mio ambiente di origine mi ha predestinato alla danza. Tuttavia…i miei genitori lavoravano ed era mia sorella, di cinque anni più grande, che si occupava di me. Lei frequentata una scuola di danza, e le piaceva molto. Ogni mercoledì e sabato mi trascinava letteralmente alla sua lezione di ballo. Per me era fuori discussione praticare questa disciplina perché nella mia famiglia “i maschi non danzano”. Eppure sono stato lì per ore a guardare mia sorella e i suoi compagni di classe. Ho osservato i movimenti, la coordinazione di ciascuno di essi, le scenografie, l’utilizzo dello spazio, il rapporto con la musica, gli assieme e gli assolo, a seconda che si trattasse di una lezione di danza classica o di danza jazz.
In uno spettacolo di fine anno, mia sorella era stata collocata dall’insegnante di danza in una posizione davanti e al centro della scena.
Un inciso. Vengo da una famiglia in cui non ti devi distingui in alcun modo o addirittura devi essere discreto, soprattutto in un luogo affollato. Immaginate la mia sorpresa, la mia ammirazione, inaspettata e immensa allo stesso tempo nello scoprire mia sorella in quella posizione centrale sul palco illuminato dai proiettori e successivamente nel sentire tra il pubblico la gente sussurrare che questa ragazza, mia sorella, stava davvero ballando molto bene.
Così l’Arte della Danza aveva “messo in luce” una persona cara.
Era quindi possibile distinguersi agli occhi del mondo…danzando.
È così che sono diventato ballerino, o almeno, quello fu il punto di partenza.
Ecco a cosa penso, dopo un lungo tour, che sembra non volersi fermare, di questa creazione “Boys dont Cry”. Alla storia che parla di ciò che è accaduto prima di quello che racconta la danza, ma anche il testo che è in gran parte autobiografico.
Questa storia, che racconta il perché un ragazzino a cui è stato detto che un ragazzo non balla e che un ragazzo non piange, oserà fare entrambe le cose.
Hervé Koubi
Cenni biografici
La storia della compagnia è legata alla biografia del suo fondatore e coreografo, Hervé Koubi.
Di origine algerina, dottore in farmacia e biologo, Koubi ha proseguito la sua formazione come ballerino e coreografo presso la Facoltà di Aix Marsiglia. Formatosi all’ International Dance Centre Rosella Hightower di Cannes, poi all’Opera di Marsiglia, ha lavorato con Jean-Charles Gil, Jean-Christophe Paré, Emilio Calcagno e Barbara Sarreau tra gli altri.
Nel 1999 entra a far parte del Centre Chorégraphique National de Nantes. In seguito collabora con Karine Saporta al Centre Chorégraphique National de Caen e Thierry Smits Compagnie Thor a Bruxelles.
Nel 2000 Hervé Koubi crea il suo primo lavoro, Le Golem. Da allora collabora con Guillaume Gabriel per tutte le successive creazioni: da Ménagerie (2002) a Les abattoirs, fantaisie… (2004), a Moon Dogs (2007). Nel 2009 collabora con la Compagnie Beliga Kopé della Costa d’Avorio alla creazione del lavoro Un rendez-vous en Afrique.
Quel progetto africano segna un punto di svolta per Hervé Koubi. A partire dal 2010 comincia infatti a lavorare con un gruppo di dodici ballerini algerini e burkinabé che rappresentano l’embrione della futura Cie Hervé Koubi. E’ per e con questo gruppo di ballerini che Koubi creerà tutti suoi successivi lavori: El Din ( 2010-2011), Ce que le jour doit à la nuit (2013), Le rêve de Léa (2014), Des hommes qui dansent (2014), Les nuits barbares ou les premiers matins du monde (2015-2016), Boys don’t cry (2018), Odyssey (2019-2020).
Odyssey è stato presentato in prima italiana alla Biennale Danza di Venezia a luglio 2021.
Parallelamente al lavoro di creazione per la sua Compagnia, Hervé Koubi è regolarmente invitato dai centri di formazione professionale in Francia e all’estero. Dal 2014 è coreografo associato del Pole National Supérieur de Danse (l’Ecole Supérieure de Danse de Cannes et Ecole Nationale Supérieure de Danse de Marseille). Dal 2015 è coreografo associato al Conservatoire de Danse di Brive-la-Gaillarde. Nel luglio 2015 è stato decorato con l’ordine di ‘Chevalier des Arts et des Lettres’.
Hervé Koubi sta lavorando ad una nuova creazione, SOL INVICTUS, il cui debutto è previsto nel 2023.
La Compagnie Hervé Koubi è sostenuta da: la Regione Nouvelle Aquitaine, Dipartimento di Corrèze, la Città di Brive, il Ministero della Cultura, la Regione PACA, la città di Cannes, il Dipartimeto delle Alpi Marittime e l’Istituto di Cultura Francese per le tournée internazionali.
Hervé Koubi e la sua compagnia sono associati a: Pole National Supérieur de Danse (Ecole Supérieure de Danse de Cannes Rosella Hightower et Ecole Nationale Supérieure de Danse de Marseille – direction Paola Cantalupo) / Sémaphore – Scène conventionnée de Cébazat / Conservatoire de musique et de danse de Brive la Gaillarde / La Papeterie d’Uzerche.