Balletto di Siena
regia e coreografia Marco Batti
musica Riccardo J. Moretti
disegno luci Claudia Tabbi
costumi Jasha Atelier
scenografie Marco Telasi
Esattamente un anno dopo la fruttifera collaborazione per il balletto Reshimu, a 110 anni di distanza dalle sue prime rappresentazioni, il coreografo Marco Batti ed il compositore Riccardo J.Moretti portano in scena la loro Butterfly.
Drammaturgicamente, viene esaltata l’incredibile caparbietà di Butterfly, donna vittima dei propri sentimenti e del senso di una quasi dovuta sottomissione, accostandola ad elementi scenografici posti a simbolo delle navi. Navi che in giovinezza le permetteranno di conoscere l’amore, che le strazieranno per anni un cuore pieno di malinconica speranza e che, alla resa dei conti, porteranno davanti agli occhi di questa donna e madre innamorata il più grande dolore.
Tutto ciò avviene senza fossilizzarsi sull’immagine del singolo danzatore che interpreta “il personaggio”, ma identificando cromaticamente le figure chiave: il bianco, limpido e morale, per Butterfly; il nero per Pinkerton ma anche per tutto ciò che racchiude mistero e oscuro presagio, concludendo con la semplice e serena nudità per il Bambino e per ciò che, incoscientemente, diventa parte integrante di un’immortale storia d’ amore. Storia struggente che vedrà Butterfly, con il cuore ormai disintegrato dagli eventi, decidere di rinunciare al proprio figlio, unica salvezza dei suoi sogni e straziata dal dolore, decidere di lasciare questo mondo con lo stesso silenzioso onore che suo padre dimostrò a suo tempo, e con lo stesso pugnale.