martedì 05 febbraio 2013
SiparioPROSA > ore 21
Prima Regionale


DON GIOVANNI

di Molière
traduzione Cesare Garboli
regia Antonio Zavatteri

con Alberto Giusta, Filippo Dini, Massimo Brizi, Alessia Giuliani, Mariella Speranza, Alex Sassatelli

scene e costumi Laura Benzi
luci Sandro Sussi
produzione Gank / Teatro Stabile di Genova


durata: 130 minuti, più intervallo

Note di regia

Don Giovanni di Molière è un opera sublime e strana sotto molti punti di vista, è una commedia atipica rispetto alla vasta produzione del commediografo francese: ha una trama poco lineare, dei personaggi incredibilmente distanti fra loro, nei caratteri e  nell’appartenenza sociale,e forse si potrebbe definire la più Shakespeariana fra le sue creazioni.

Questa libertà creativa apparentemente caotica, forse dovuta ad una fretta compositiva da parte dell’autore, e le “psicologie” ma soprattutto le azioni  dei suoi proverbiali protagonisti, regalano a questa commedia un fascino senza paragoni.

In passato abbiamo messo in scena Anfitrione di Molière, che con Don Giovanni condivide, oltre alle molteplici versioni teatrali, un rapporto molto particolare con gli dei. Mentre Anfitrione è vittima dell’arroganza di Giove e Mercurio, Don Giovanni si pone in completo conflitto con Dio e con la morale. Questo conflitto è scelto, affermato con forza in contrasto con il pensiero comune e conformista di Sganarello e degli altri “compagni” di scena, e questa scelta rende il protagonista della commedia un essere intellettualmente non comune.

Questa ricerca forsennata di “pensiero libero” lo schiaccerà e lo caccerà dritto all’inferno in modo meravigliosamente e sorprendentemente repentino.

Il nostro Don Giovanni asseconderà una struttura bizzarra in cui commedia e tragedia si succedono senza preavvisi, con un succedersi di luoghi e spazi che nulla hanno a che fare con il naturalismo, una vicenda in cui statue prendono vita e si vendicano.

Con un testo del genere non possiamo far altro che creare un gioco meta-teatrale in cui gli attori e lo spazio si trasformino senza soluzione di continuità. Uno spettacolo in cui prevale l’evocazione rispetto ad una ricerca di realismo scenico che non riteniamo adatto alla commedia né alla nostra compagnia.

Prossimi eventi

  • Non ci sono eventi in questa categoria