

SpazioSCUOLA
IL BRUTTO ANATROCCOLO
liberamente ispirato a “Il brutto anatroccolo”
coreografia Roberto Lori
parte recitata a cura di Fabio Bacaloni
con Fabio Bacaloni, Roberto Lori
musicha AAVV
produzione Compagnia Simona Bucci
con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali e le Attività Culturali-Dip. dello Spettacolo e Regione Toscana
tecniche di rappresentazione teatro-danza
età consigliata 3/8 anni
durata 55 minuti
Tra le uova che si stanno per schiudere una è diversa dalle altre: è più grande, è di color diverso, ha una forma meno regolare delle altre, che una volta schiuse svelano piccoli anatroccoli gialli e graziosi, mentre da questo uovo esce un essere grigio, spelacchiato, sgraziato nei movimenti e troppo alto per essere un anatroccolo. Un brutto anatroccolo che subito viene rifiutato dagli altri che lo vedono diverso da loro e lo allontanano dal loro gruppo; trovandosi da solo e rifiutato comincia un viaggio. Sul suo percorso incontra tanti personaggi: omini piccoli piccoli che sanno stare dentro spazi piccolissimi e lo sfidano a fare lo stesso, ma lui è diverso da loro e non può entrare in quegli spazi così piccoli, ma sa occupare grandi spazi e distendere il suo corpo in forme grandissime. Agli omini non importa che lui sappia fare queste cose e lo trovano goffo e si allontanano da lui lasciandolo nuovamente solo.
Poi incontra dei personaggi sottilissimi come dei pali che si muovono in modo rigido, tutti di un pezzo, e cerca d’imitarli, ma lui è morbido e flessuoso e loro lo scacciano. Così è tutto il suo percorso, ogni volta incontra personaggi e nature diverse; ognuno con delle abilità particolari convinti che le loro siano le caratteristiche migliori e non riconoscono come tali le qualità diverse dalle loro.
Il brutto anatroccolo prova e riprova ad essere uguale agli altri, a muoversi e agire come loro, perché pensa che le sue abilità non valgano quanto quelle degli altri. Vorrebbe essere come loro, vorrebbe essere parte di un gruppo. Solo e sconsolato comincia a muoversi e i suoi movimenti così estesi e flessuosi, leggeri e dinamici, i suoi balzi e i suoi giri improvvisamente creano una danza magnifica unica e speciale, come magnifico, unico e speciale è ognuno di noi.