
sabato 16 novembre 2013
ore 21
Prima Regionale
IL MURO
piccola opera rock ispirata a THE WALL e ad altre canzoni dei Pink Floyd
scritto e diretto da
Angelo Longoni
attori
Ettore Bassi, Eleonora Ivone
musiche dal vivo eseguite da
Sound Eclipse
Stefano Cacace > vocals
Marco Zannu > guitars
Emanuele Puzzilli > drums
Emiliano Zanni > keys &synt
Andrea Agates > bass
scene
Alessandra Panconi, Leonardo Conte
costumi
Paola Bonucci
video a cura di
Angelo Longoni
Lo spettacolo ispirato all’epopea dei Pink Floyd, con attori, musicisti e video wall, mette assieme il teatro contemporaneo di Angelo Longoni e le musiche dei Pink Floyd eseguite dal vivo, con immagini che rafforzano le suggestioni suscitate dalla musica e dal racconto.
Note di regia:
Un uomo in prigione, una donna che lo aspetta
Lei lo crede innocente, lo ama, lui si sente colpevole
La galera non è essere dentro… è avercela dentro
Una storia d’amore e di riscatto
Un muro non è sempre una cosa negativa… un muro può imprigionare, ma può anche difendere.
Quanti sono i muri che ci separano dagli altri, che ci rinchiudono, che ci isolano impedendoci di essere visti e sentiti? E quanti sono i muri che abbiamo dentro, quelli che ci siamo creati e che rappresentano limiti e frontiere invalicabili?
La valenza che il muro porta con sé è non solo sinonimo di segregazione e sopraffazione, ma anche di sospensione di contatto con il mondo.
Sono stati molti nella storia della letteratura, della pittura, della fotografia, della musica e del cinema ad utilizzare questo simbolo. Il più famoso e più popolare è sicuramente “The Wall” l’undicesimo album della mitica band inglese dei Pink Floyd, un doppio concept album pubblicato nel 1979 al quale ha fatto seguito il film nel 1982.
La forza evocativa delle musiche e dei testi dei Pink Floyd, la loro valenza simbolica e universale, fa da base, oggi, ad una nuova ispirazione per una storia legata al presente e ai tempi che stiamo vivendo. A distanza di oltre trent’anni dall’uscita di “The Wall” i muri intorno alla gente del nuovo millennio sono aumentati e i loro effetti sono decisamente più evidenti.
Le canzoni del celebre gruppo britannico fanno da contenitore e da base per raccontare la vita di un uomo, di una donna e del loro amore messo a dura prova dall’arresto di lui: uno dei tanti incriminati dell’amministrazione pubblica italiana.
Sullo sfondo la corruzione alla quale ormai tutti siamo abituati, in primo piano una storia d’amore romantica, divertente, arrabbiata, piena di speranza, che ha bisogno, per sopravvivere, di abbattere tutti i muri con i quali ognuno di noi ha a che fare quotidianamente.
Il senso di colpa, lo scontro con la società, il perdono, il riscatto e l’accettazione verranno vissuti dagli attori in scene realistiche, mentre i testi dei Pink Floyd saranno invece elaborati e restituiti all’interno dello spettacolo in forma poetica.