mercoledì 06 dicembre 2017
Prima Regionale

LA LOCANDIERA
o l’arte per Vincere

di Carlo Goldoni
adattamento e regia Stefano Sabelli

con Silvia Gallerano Mirandolina, Claudio Botosso Cavaliere di Riparata
Giorgio CarecciaAndrea OrtisChiara CavalieriEva SabelliDiego FlorioGiulio Maroncelli, Pierdomenico Simone

scene Lara Carissimi, Michelangelo Tomaro
costumi Martina Eschini
disegno luci Daniele Passeri
foto di scena Paolo Cardone

produzione Loto

durata

Silvia Gallerano, negli ultimi anni, l’attrice italiana più premiata e seguita a livello internazionale, è protagonista di questo allestimento del capolavoro di Goldoni che ha debuttato nel 2016 ad Asti Teatro 38, col sottotitolo L’Arte per Vincere. La regia di Stefano Sabelli traghetta l’azione dalla Firenze del ‘700 al Delta del Po, negli anni ‘50, in un’atmosfera acquitrinosa ispirata a capolavori del Cinema neorealista come Riso Amaro di De Sanctis e Ossessione di Visconti, come pure a commedie come Ieri Oggi e Domani di De Sica. Una terra umida ed esotica dove vizi e giochi dei protagonisti sembrano stagnare in attesa che un’improvvisa corrente smuova acque e anime melmose.


Immersa tra giunchiglie e arboree di fiume, la Locanda “Vecchio Po” è una palafitta girevole che assume le sembianze ora di una nave corsara, che aspetta stancamente il vento in poppa, ora di una casa di frontiera sospesa sull’acqua, con forse, dietro, il precipizio. Il clima da bassa Padania, esotico e fluviale traina una fantasia visionaria, dove la notte scura è illuminata da lucciole e lanterne che scompongono, sul manto del fiume, un continuo e forsennato caleidoscopio di luci, speranze e sospiri.
Silvia Gallerano è Mirandolina una Locandiera combattuta fra tradizione e femminilità emancipata, moderna e sensuale, abile ma priva delle leziosità connaturate in genere al ruolo. Intorno a lei, mentre la radio trasmette mambo d’epoca e standard di Gleen Miller, un’umanità border-line, composta da incalliti giocatori d’azzardo, debosciati melomani, balordi dandy e subrettine da ultimo spettacolo che intonano arie operistiche o evergreen del Trio Lescano e Rabbagliati.
Millantando e spacciando il poco che hanno come il tesoro segreto e ritrovato nello scrigno riesumato di un pirata dei Balcani, guappi, prostitute e zanzare danzano sul pontile in cerca di clienti da ultima frontiera.
Un clima di varietà e avanspettacolo invade l’atmosfera umida e languida della Locanda, che, come un carillon spinto da sospiri e passioni, prende a girare a ritmo di swing o con il languore di un liscio, intonato senza tempo e ritmo dal fisarmonicista che, muto e saggio, osserva ridente e silente lo scorrere del fiume e di quel che porta e trascina via.


IL CAST
Oltre a Silvia Gallerano, già straordinaria interprete de La Merda di Cristian Ceresoli (lo spettacolo italiano più premiato e visto al mondo dell’ultimo decennio), il Cast dello spettacolo prende forza dal carisma di
Claudio Botosso, fra i volti più noti del Cinema italiano d’autore che in modo intenso e asciutto da vita al Cavaliere di Ripafratta.
Con lui i migliori talenti molisani, cresciuti negli anni nella Compagnia del LOTO: Giorgio Careccia, un seducente e irriverente Conte d’Albafiorita, tra gagà e piccolo camorrista; Andrea Ortis, un Marchese di Forlipopoli nobile e spiantato ma con passioni da melomane incallito; Chiara Cavaliere (o Alessandra Evangelisti) e Eva Sabelli, nei rispettivi panni di Ortensia e Dejanira, ricalcano artiste d’Avanspettacolo un po’ sfiorite e démodé; Diego Florio, un ruspante e tenace Fabrizio, fa della sua inadeguatezza la sua forza; Giulio Maroncelli è un raffinato Servitore di dubbia sessualità; Pierdomenico Simone interpreta, infine, il Fisarmonicista muto personaggio aggiunto a quelli goldoniani, che tutto vede scorrere e passare. Dopo il debutto ad Asti Teatro lo spettacolo ha
cominciato la sua tournée a dicembre 2016 e sarà programmato per tutta la Stagione 2017 e 2018.


ESTRATTO DALLE RECENSIONI

LA REPUBBLICA
Mirandolina, celebre personaggio goldoniano, si spinge
dall’originaria Firenze fino al Delta del Po, conquistando
anni a noi più vicini, e affidando il suo acuto ragionare a
una delle attrici più interessanti del Teatro italiano.

LA STAMPA
Nuovi effetti comici si mescolano con uno dei
modelli di comicità del teatro italiano.

RADIO GOLD
Silvia Gallerano è una locandiera moderna, sensuale e
abile, priva delle leziosità che sembrerebbero
connaturate al ruolo e, per questo, sempre credibile. Gli
equivoci e i dialoghi sono quelli goldoniani, cambiano il
ritmo e la messa in scena, grazie ad una scenografia che
ruota e mette lo spettatore di fronte alla simultaneità di
più azioni. Lo spettacolo è singolare nel proporre con un
taglio intelligente e moderno una figura di donna che
appare più volitiva e meno capricciosa che nell’originale.
La rivalsa sul sesso forte non è una ripicca, ma una
precisa intenzione che pare carica di significato e la lotta
diventa senza esclusione di colpi, divertente, ma spietata.
Un ottimo cast formato dagli attori della Compagnia del
Loto, tutti in parte e tutti capaci di caratterizzare
efficacemente i loro personaggi.

TEATRO DAMS TORINO – Blog
È stata la talentuosa Silvia Gallerano a indossare gli abiti
anni ’50 di una Mirandolina che tenta a tutti i costi di
intraprendere la via dell’emancipazione. La vicenda si
svolge nel Delta del Po, in un’atmosfera acquitrinosa e a
tratti onirica. La scelta delle scenografie non è casuale,
è parecchio significativa e simbolica: una locandapalafitta
su di un girevole che muta ora in una nave
corsara ora in una casa di frontiera.

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