mercoledì 06 novembre 2019

NUOVO CINE SWAROVSKY

un Musical Vaudeville di Davide Calabrese

con ARIELLA REGGIO
e con Adriano Giraldi, Giacomo Segulia, Marzia Postogna, Daniela Gattorno, Leo Zannier

musiche originali Sardoni Barcolani Vivi
arrangiamenti Fabio Valdemarin
scene e costumi
Andrea Stanisci
coreografie Alberta Izzo

produzione La Contrada-Teatro Stabile di Trieste
debutto @ Trieste, 18 ottobre 2019, Teatro Orazio Bobbio

durata 90 minuti, più intervallo


Personaggi e interpreti:

FIO DE LA DEBEGNAC
Adriano Giraldi

LA DEBEGNAC, sua mama
Ariella Reggio

FELICE
Giacomo Segulia

ZENA, sua ex moglie
Marzia Postogna

VALNEA, che assisti la Debegnac
Daniela Gattorno

ARBITRO
Leo Zannier

CINQUE DONNE TRIESTINE PROGETTANO DI CREARE UN CINEMA TEATRO IN UNA STRUTTURA FATISCENTE EREDITATA LORO MALGRADO. LA RICERCA FONDI SI RIVELA PERÒ UNA VERA IMPRESA… LA NUOVA COMMEDIA DI DAVIDE CALABRESE È ORIGINALE, IRRESISTIBILE E… INTERATTIVA. 

Con il riconoscimento giuridico della lingua friulana, il dialetto triestino è ormai in grave pericolo. Orde di giovani invadono ogni sera la movida triestina parlando italiano o addirittura inglese e il “come si parlava una volta” sembra arrivato al capolinea.

Stanco di questa situazione, il Sindaco di Trieste invita la cittadinanza ad un’inversione di rotta, dando in gestione gratuita spazi teatrali, tv locali e musei a chi si prenderà l’impegno di divulgare il dialetto tergestino.

È il caso di un vecchio cinema in disuso, una volta chiamato “Cristallo”, ma oggi pronto per indossare un nuovo scintillante nome: “Swarowski”.

In un’epoca di rottamazione della politica e di “uno vale uno”, il democratico Sindaco indice una lotteria e pesca una tra le tante associazioni culturali esistenti sul territorio. Alla associazione vincitrice viene data la possibilità di gestire il Nuovo Cine Swarovski e mettere in scena uno spettacolo che motivi il pubblico alla salvaguardia del dialetto triestino.

Unica regola da rispettare è il successo di pubblico, pena la revoca della licenza e restituzione del danno.

Tanti anni fa, il Fio de La Debegnac, quando le cose andavano bene, aveva tante cose: una fidanzata bella ma pittoresca di nome Zena, una figlia nata da un precedente matrimonio, una madre invadente di nome La Debegnac e un buon rapporto con Valnea, l’accompagnatrice della madre che egli aveva scelto con cura.

Fio de La Debegnac, decise così di aprire un’associazione culturale, convinto di poter ottenere senza fare nulla parte dei fantomatici “Contributi Comunali per la cultura” di cui tanto parla TeleQuattro… e usò le persone più vicine a lui per costituirla.

I suoi rapporti con queste persone andarono inevitabilmente deteriorandosi, come le sue finanze, ma l’associazione rimase sempre attiva, almeno sulla carta.
Dopo tanti anni il Comune di Trieste finalmente chiama.

La quasi defunta associazione del Fio della Debegnac è stata scelta per gestire un Teatro prestigioso della città: Il NUOVO CINE SWAROVSKI, ma dovrà creare uno spettacolo che porti il dialetto triestino agli antichi fasti di un tempo. Un vero successo, pena pagare di tasca propria le spese di produzione.

Il Direttivo dell’associazione è stato allertato uno per uno.
È ora di rimboccarsi le maniche, sotterrare vecchi rancori e mettere in piedi uno show incredibile su Trieste e il suo dialetto.

Lo spettacolo, più che mai ambizioso, cambierà ogni sera il titolo e ospite d’onore a seconda dei gusti del pubblico.

Il NUOVO CINE SWAROVSKI è pronto ad aprire i battenti e, grazie ad una compagnia di cinque incredibili scenografi, registi, artisti e chi più ne ha più ne metta, metterà in scena il più inaspettato spettacolo mai visto in città.
O sarà un successo, o sarà la fine per tutti.

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