
martedì 27 novembre 2018
UN AUTUNNO DI FUOCO
di Eric Coble
regia Marcello Cotugno
con MILENA VUKOTIC, MAXIMILIAN NISI
scene Luigi Ferrigno
costumi Andrea Stanisci
luci Bruno Guastini
colonna sonora a cura di Marcello Cotugno
aiuto regista Martina Gargiulo
assistente scenografa Sara Palmieri
produzione La Contrada-Teatro Stabile di Trieste
durata: 90 minuti circa, atto unico
Una commedia dolce e graffiante sui delicati (e spesso esplosivi) rapporti tra madri e figli.
Una donna anziana barricata in casa e un intruso che si infila dalla finestra. È così che inizia Un autunno di fuoco di Eric Coble, commedia dolce e graffiante sui delicati e spesso esplosivi rapporti tra madri e figli. Ma Alessandra non è una vecchietta indifesa, bensì un’artista quasi ottantenne alla resa dei conti con la sua famiglia per stabilire dove trascorrerà i suoi ultimi anni di vita. Con un’arguzia inaspettata in una donna dall’aspetto così gentile, una passione vulcanica e una pila di bombe Molotov, Alessandra si chiude in casa minacciando di
dar fuoco a tutto piuttosto che finire in una casa di riposo.
E l’intruso è Chris, il più giovane dei tre figli, quello che con la madre ha avuto il rapporto più problematico tanto da allontanarsi dalla famiglia per molti anni. Ed è sempre lui a dover convincere Alessandra a lasciare la sua casa, mentre le prime bombe emotive iniziano a detonare…
“Nell’impossibilità di prevedere le circostanze della fine della nostra storia, dovremmo vivere il tempo che ci è dato.
La consapevolezza della morte, infatti, dovrebbe amplificare la passione e l’energia sovversiva con cui decidiamo di vivere il nostro percorso… Alexandra, la protagonista, si rifiuta caparbiamente di andarsene mite all’altro mondo: piuttosto che cedere alle richieste dei suoi figli, che vorrebbero “neutralizzare” la sua vecchiaia tra le mura di una casa di cura, preferisce barricarsi in casa e difendersi, con degli ordigni fatti in casa, dai possibili attacchi di un mondo esterno da cui si sente incompresa e tradita. Sarà il terzo figlio Chris, che Alexandra non vede da vent’anni, ad accompagnarla, attraverso un percorso di riflessione condivisa che è anche un tagliente e ironico incontro-scontro generazionale, verso una nuova consapevolezza: può esserci bellezza anche nella disgregazione delle cose, in un’età in cui, anche se il corpo perde forza e memoria, si può ancora guardare avanti verso traguardi nuovi e diversi, anche se magari posti appena pochi metri fuori dalla porta. Un autunno di fuoco è uno spettacolo che prova a parlare con leggerezza della morte e con profondità del senso della vita.”
Marcello Cotugno