Project Description


GIORGIO LUPANO – RITA MAZZA
FIGLI DI UN DIO MINORE
di Mark Medoff
traduzione Lorenzo Gioielli
regia Marco Mattolini
e con Cristina Fondi, Francesco Magali, Gianluca Teneggi, Deborah Donadio
scene e costumi Andrea Stanisci
luci Francesco Traverso
musiche Daniele D’Angelo
il tema di Sara è composto ed interpretato da Giorgia
aiuto regista Cristian Giammarini
assistente alla regia Lucia Morelli
casting Laura De Strobel
interpreti LIS Arianna Testa, Elena Ferotti, Giuseppina Guercio
consulente LIS di Giorgio Lupano Vincenzo Speranza
una produzione a.ArtistiAssociati e Officine del Teatro Italiano OTI
con la collaborazione di Istituto Statale per Sordi – Roma
Prima Nazionale al Festival Teatrale di Borgio Verezzi
durata: I atto 55 minuti / intervallo / II atto 50 minuti
disponibilità: StagioneTeatrale 2018/2019
Il testo teatrale “Figli di un Dio minore” di Mark Medoff è stato scritto nel 1978 e messo in scena negli Stati Uniti nel 1980: quella versione in lingua inglese fu ospitata al Festival dei Due Mondi di Spoleto sempre nel 1980 (unica rappresentazione di questo testo in Italia), mentre la trasposizione cinematografica, interpretata da William Hurt, meritò nel 1986 cinque nomination agli Oscar e la protagonista femminile Marlee Matlin vinse per quell’interpretazione l’Oscar e il Golden Globe.
Gli anni nulla hanno potuto sull’attualità e la freschezza di un testo, tuttora inedito nel nostro Paese, che ha oggi la forza di un classico contemporaneo.
Infatti l’argomento della commedia, che racconta le difficoltà della conoscenza e poi dell’amore fra James, insegnante logopedista e Sarah, giovane ex allieva dell’Istituto per sordi in cui lavora come cameriera, travalica lo specifico della distanza fra i mondi degli udenti e dei sordi, per diventare emblema del confronto fra le tante solitudini legate alle diverse appartenenze sociali e culturali.
Premio Camera di Commercio delle Riviere di Liguria assegnato a FIGLI DI UN DIO MINORE (2015):
“Per aver affrontato con delicatezza la tematica della sordità e aver felicemente messo a contatto due mondi, solo in apparenza incapaci di comunicare tra loro, sia sul palcoscenico – dove attori non udenti recitavano accanto a colleghi udenti – sia in platea – con tutti gli spettatori uniti a fine rappresentazione in un commovente applauso “silenzioso”, una distesa di mani aperte che si agitavano nell’aria. Un progetto di grande valenza sociale e artistica, che ha visto la sua realizzazione proprio qui, al Festival di Borgio Verezzi, a coronamento di una lunghissima gestazione e di un’accurata preparazione, e che è stato poi portato in tournée nei teatri italiani”
Premio Persefone | Premio speciale del Presidente Maurizio Costanzo e Targa “Carmelo Rocca” dal pubblico giovane:
“abbiamo voluto premiare la capacità di mettere in comunicazione due universi apparentemente incomunicabili in un perfetto equilibrio di voce e linguaggio dei segni. Due vite intrecciate, che riescono a incontrarsi in uno sguardo, hanno dato vita ad uno spettacolo emozionante”.
L’allestimento
Il primo allestimento italiano di “Figli di un Dio minore” è un’importante occasione per il nostro teatro. Un’occasione di confronto fra universi comunicativi separati e sovrapposti, in rapporto con le relative implicazioni umane, sociali e pedagogiche.
Il progetto ha preso il via da un laboratorio dedicato a giovani interpreti, sordi o con l’udito parzialmente danneggiato, attori udenti e ad esperti della lingua dei segni ed ha avuto come oggetto, oltre allo studio del testo, quello delle potenzialità espressive del doppio binario fra lingua dei segni e comunicazione orale.
Una struttura scenica essenziale che si compone, si trasforma e crea i diversi luoghi deputati della vicenda, una colonna sonora e musicale sobria ed efficace marca le differenze ed il sottile varco di comunicazione fra i due mondi. Preziosissimo il tema musicale che Giorgia ha voluto creare per lo spettacolo.
Tutte le fasi del lavoro, dalla prima parte laboratoriale fino all’allestimento vero e proprio, sono state concordate, supportate e realizzate con la collaborazione dell’ISSR, Istituto Statale dei Sordi di Roma che ha messo a disposizione dello spettacolo personale (mediatori culturali, insegnanti di Lingua Italiana dei Segni), ed ogni tipo di mezzi per la promozione e divulgazione dello spettacolo anche presso le comunità di sordi nelle diverse città dove “Figli di un Dio Minore” è rappresentato.
Lo spettacolo ha debuttato in Prima Nazionale alla 49^ edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi (02 agosto 2015).
Figli di un dio minore - TG
