Project Description

ORAZIO
testo e regia Paolo Mazzarelli
con Paolo Mazzarelli
e con altri tre attori in fase di definizione
scene Paola Castrignanò
sound design e musiche originali Luca Canciello
coproduzione Teatro Stabile di Bolzano, ArtistiAssociati-Centro di produzione teatrale, Compagnia Orsini
durata:
Da qualche tempo guardo con particolare interesse alla generazione di chi oggi ha vent’anni. Se la mia generazione sembra infatti suo malgrado costretta nella prospettiva di una fine incombente (non parlo ovviamente di una fine individuale, ma di sistema), chi oggi ha vent’anni non può fare altro che guardare ad un orizzonte già successivo alla fine e infinitamente più interessante: quello in cui hanno luogo i primi passi di un nuovo possibile inizio.
Nell’Amleto di Shakespeare due ragazzi poco più che ventenni, Amleto e Orazio, grandi amici fra loro, si trovano a dover fare i conti con le macerie di un mondo, quello dei “grandi”, che gli cade a pezzi sotto al naso. Uno dei due -Amleto, un principe- sarà sopraffatto dagli eventi e morirà, l’altro -Orazio, un uomo buono- sarà il solo a sopravvivere e riceverà dall’amico morente l’incarico di raccontarne la storia. La grande opera shakespeariana è stata per me il punto di partenza di un viaggio che mi ha infine condotto alla scrittura di un testo originale. Anche in questo mio testo -che ho intitolato ORAZIO e che dell’Amleto conserva solo un’incursione nella scena dello spettro- tre amici, anch’essi di circa vent’anni, si confrontano con le macerie di un mondo: quello presente.
Un mondo che per loro -un buffo ragazzo italiano senza fissa dimora, un migrante africano, una ragazza figlia di un potente e vanitoso teatrante, deve necessariamente essere ripensato, sovvertito, ricreato. Sarò proprio il teatro ad offrire ai tre una possibilità in tal senso, anche grazie alle suggestioni offerte da quella stessa opera/totem dalla quale la mia riflessione era partita: l’Amleto.
Per tutto quello che ho detto, la mia presenza come attore nello spettacolo non poteva che essere in secondo piano (e in un ruolo umoristico e auto-ironico) lasciando ai tre giovanissimi il ruolo di assoluti protagonisti. Mettersi in ascolto ed in dialogo con chi
ancora non ha voce, indagarne i bisogni, i dolori, i desideri, mi sembra oggi -nel teatro come nella realtà- l’unico modo per guardare avanti.
Paolo Mazzarelli
PAOLO MAZZARELLI
Nato a Milano, Mazzarelli si diploma nel 1999 alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi e quindi intraprende la carriera di attore, lavorando soprattutto a teatro con alcuni fra i più importanti registi (Nekrosius, Stein, Martone, De Rosa, Baracco, Tolcachir).
Nel 2001 ottiene un riconoscimento speciale al Premio Scenario e nel 2005 il Premio Franco Enriquez, entrambi per lo spettacolo “Pasolini, Pasolini!”, di cui è regista e interprete.
Nel 2009, insieme al collega Lino Musella, fonda la compagnia teatrale MusellaMazzarelli con cui scrive, dirige e interpreta diversi spettacoli, vincendo nel 2010 il premio IN-BOX per “Figli di un brutto dio”, nel 2014 il Premio della Critica ANCT per lo spettacolo “La società”, nel 2016 il premio HYSTRIO alla drammaturgia per “Strategie Fatali”.
Nel 2017 insieme a Lino Musella e Monica Nappo vince il Premio Enriquez come miglior attore per “Orphans” di Dennis Kelly.
Oltre al teatro Mazzarelli ha preso parte ad alcune pellicole cinematografiche, fra cui “Vallanzasca – Gli angeli del male” di Michele Placido, “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, “L’ultimo terrestre” di Gipi, “Noi credevamo” di Mario Martone e, più recentemente, “Genitori quasi perfetti” di Laura Chiossone, “Love Wedding Repeat” di Dean Craig e 3/19 di Silvio Soldini.
È stato inoltre protagonista di diversi film e serie per la televisione, tra cui “L’assalto”, film tv di Ricky Tognazzi, “È arrivata la felicità” serie RAI scritta da Ivan Cotroneo e diretta da Riccardo Milani e Francesco Vicario, “1994” serie SKY diretta da Giuseppe Gagliardi nella quale interpreta il ruolo di Umberto Bossi e “La porta rossa” serie televisiva italiana prodotta da Rai Fiction.
DISPONIBILITÀ: da novembre 2023 a febbraio 2024
BOOKING: Vittorio Stasi | 338 33 53 882 |
Stagione Teatrale 23/24
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