Project Description

SULLE ALI AZZURRE
di Serena Finatti
con Chiara Cardinali, Enrico Cavallero, Serena Finatti
regia Enrico Cavallero
coreografie Giulia Mininel
musiche Serena Finatti e Andrea Varnier
costumi Elisa Bolognini
pupazzi e burattini Chiara Cardinali
videoproiezioni Chiara Cardinali
luci e fonica Matteo Clemente
una produzione a.ArtistiAssociati
tecniche di rappresentazione teatro d’attore con pupazzi animati, burattini e proiezioni
età consigliata Scuole Materne e Primarie
durata 55 minuti senza intervallo
Con questo spettacolo i bambini, insieme ai protagonisti della storia, scopriranno i valori dell’amicizia, della sincerità, della fedeltà, della costanza nel perseguire un obiettivo. Impareranno che non tutto è sempre come appare, le cose non sono brutte o belle di per se, spesso dipende dalla volontà con la quale le si guarda. La vera felicità è a portata di mano, negli affetti sinceri e nelle semplici cose che ci circondano ed è vano cercarla altrove anche se la propria realtà appare povera a confronto di quella di persone più ricche e fortunate. Saper vedere l’azzurro di ogni cosa è un dono prezioso, forse…quello della felicità.
Siamo in una grande città, dove la vita scorre veloce e nessuno ha tempo per guardare ed ascoltare bene ciò che lo circonda. La nostra protagonista è una piccola topina che, come tutti gli altri cuccioli, è abituata a muoversi nel traffico e con disinvoltura attraversa la strada e sa prendere i mezzi pubblici, spostandosi velocemente da una zona all’altra del centro. Ha appena terminato le ore di scuola e giunta nella zona del parco Verde, si imbatte in un vecchio goffo gatto dolorante. Questi è alla ricerca di una bambina azzurra, alla quale ha promesso di consegnare un paio di occhiali speciali:“rendono felici le persone che li provano”, le dice, “grazie a loro puoi vedere tutto, ognuno di noi dovrebbe provarli”. I due fanno amicizia e Topina comprende bene quanto sia importante per lui tener fede alla promessa fatta, tanto che decide di rinunciare al suo pomeriggio di divertimenti al lunapark e si impegna a trovare al posto suo la bambina azzurra. La responsabilità che Topina si è presa in uno slancio di entusiasmo, viene seguita da una serie di dubbi e ripensamenti, la sua mente viene invasa dai pensieri e stremata si addormenta sulla panchina del parco. Inizia così, il suo magico viaggio alla ricerca della bambina azzurra. Il primo posto in cui spera di trovarla è nel ricordo, nel suo vecchio asilo, il secondo è nella oscura metropolitana, è lì che incontra personaggi fantastici e vive l’esperienza fredda della paura del buio, ma anche quella calda e rassicurante della consapevolezza che “la Luce c’è sempre, è dentro ad ognuno di noi, e cresce ogni giorno grazie all’amore”. La sua ricerca la porta casualmente anche al lunapark, topina viene sommersa da luci e colori che illuminano una realtà di apparente divertimento. Conosce una serie di personaggi strani e simpatici come la Giraffa urlatrice, il Pinguino sfiduciato, la povera Gallina con i suoi pesci affamati, la giostra della ballerina azzurra, che le fanno capire, che non tutto è quello che sembra e che per inseguire i propri sogni ci vogliono passione e fiducia in se stessi. L’ultimo posto in cui topina si addentra è una pasticceria. Viene attirata dal vestito azzurro di una delle commesse, ma appena dentro al negozio si ritrova assediata da un gruppo di commesse tutte vestite in azzurro, che desiderano ostinatamente farle mangiare le loro specialità. Diventa una sorta di incubo in cui la nostra protagonista cerca invano di scoprire se la bambina azzurra si nasconde fra di loro. Dopo aver tanto cercato, stanca e mortificata per non essere riuscita a portare a termine la promessa fatta, avrà una grossa sorpresa, che le farà comprendere il senso del suo viaggio…
