Project Description

GIORGIO LUPANO, BEATRICE ARNERA
THE COLLECTOR
IL COLLEZIONISTA

di Mark Healy
dal romanzo di John Fowles
traduzione Giorgio Lupano
regia e impianto scenico Francesco Bonomo

video Andrea Canepari
luci e fonica
Patrick Vitali
produzione a.ArtistiAssociati
durata


I luoghi della cultura sono chiusi, ma il teatro continua a vivere provando in molti modi a raggiungere il suo affezionato pubblico e a catturare nuovi e curiosi spettatori. E così il Festival TREND-Nuove frontiere della scena Britannica, promosso dal Teatro Belli di Roma, ha deciso di andare “in scena” in streaming e lo fa mettendo on line gli spettacoli selezionati per la diciannovesima edizione. a.ArtistiAssociati sarà presente, dal 10 al 13 dicembre, con un progetto fortemente voluto per la sua profonda valenza di denuncia sociale. Il testo, per la prima volta rappresentato in Italia, affronta un tema di grande attualità, purtroppo, quello della violenza di genere.

Festival Trend-Nuove frontiere della scena Britannica
10, 11, 12, 13 dicembre 2020
Streaming > Biglietto Unico € 3
h 21 (disponibile fino alle h 24)

link:
https://www.teatrobelli.it/index.php?page=inscena&idc=809#

_il biglietto sarà acquistabile sul sito del Teatro Belli⁠ fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, avendo cura di indicare correttamente giorno, orario ed email.

_poco prima dell’orario di inizio spettacolo arriverà, tramite email indicata in fase di acquisto, un link univoco che darà accesso al portale dove si terrà lo spettacolo⁠. Controllate anche la casella dello spam.

_informazioni:
tel. 06 5894875

www.teatrobelli.it

 


Giorgio Lupano ha voluto integrare l’esperienza teatrale on line a una vera e propria condivisione del progetto: il pubblico potrà infatti interagire direttamente con l’attore e nello stesso tempo sostenere l’allestimento dello spettacolo > puoi fare una donazione a questo link:
https://www.produzionidalbasso.com/project/il-collezionista-quasi-una-storia-d-amore/

L’incontro
Il progetto, come spesso accade, nasce proprio in uno dei tanti camerini dei teatri Italiani, dove molto spesso si condividono le aspirazioni e le urgenze professionali. E il Collezionista di Mark Healy ha risposto fin da subito a due sfide che avevamo deciso di affrontare: da un lato un banco di prova per i due attori protagonisti e dall’altro la trattazione di un tema che a noi preme da sempre, vale a dire la violenza sulle donne o più in generale il conflitto di genere.


La trama
Frederick Clegg è un uomo schivo con la passione dell’entomologia: il suo unico interesse è catturare e collezionare farfalle. Ha da qualche tempo notato Miranda, una giovane e affascinante studentessa d’arte, una ragazza tanto vitale e luminosa quanto lui è anonimo e ombroso. Dopo una fortuita vincita alla lotteria che lo rende ricchissimo, decide di comprare una vecchia casa isolata, di riadattare il seminterrato ad appartamento e di rapire la ragazza; è convinto che stando da sola con lui imparerà a conoscerlo e quindi ad amarlo.

Note di regia
La necessità di mettere in scena questo testo risiede nella sua capacità di risuonare dentro di noi come un fatto di cronaca. La violenza del rapporto tra carnefice e vittima è tutta psicologica e, per metafora, rappresenta la guerra di genere che in ambiente domestico è causa di morte o maltrattamenti perpetrati dagli uomini sulle donne. Abbiamo voluto, dunque, evidenziare quello che l’autore già suggerisce nel presentare il personaggio del rapitore come un uomo comune, qualcuno che potrebbe essere il nostro vicino, qualcuno a cui riconoscere in qualche modo le ragioni del suo gesto insensato, tanto da farci dubitare della nostra stessa integrità etica. Frederick Clegg non percepisce se stesso come un criminale o un mostro: egli agisce -a suo dire- per amore e decide di segregare Miranda poiché non ha altri strumenti per avvicinarla; è un uomo che sembra non avere interessi al di fuori della sua collezione; isolato e in una sorta di cattività è “semplicemente” incapace di relazionarsi con il prossimo. Miranda al contrario, è un personaggio multiforme, capace di adottare le strategie più diverse per salvarsi la vita. In questo senso abbiamo inteso sintetizzare in lei le molte forme di resistenza che le donne attuano quotidianamente in ambiente domestico e in generale nella società. Per riuscire nell’intento di rendere questi personaggi degli archetipi, tutto il lavoro è stato impostato a spogliare il testo di connotazioni temporali o geografiche trasformando la scena in un non-luogo dove si combatte una guerra senza tempo per la sopravvivenza.

NB: E’ vietata la riproduzione, distribuzione, pubblicazione, copia, trasmissione, vendita, presentazione e download del video e dello streming dello spettacolo in qualsiasi formato e su qualsiasi piattaforma.

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